
Cronaca e Video di un concerto di Fedez del Pop-Hoolista Tour (27-03-15)
Non è facile esibirsi nella capitale a soli cinque giorni da due concerti sold out consecutivi nella propria città. Ma Fedez l’ha fatto ed è stato l’ennesimo successo. Dopo l’esordio il 19 marzo al 105 Stadium di Rimini e le due date epiche al Mediolanum Forum di Assago del 21 e 22 marzo, erano più di 10.000 gli spettatori che si sono presentati al Palalottomatica di Roma per vivere lo show del rapper milanese. Ed è stato un trionfo vero e proprio.[adsense]
Lo spettacolo viene definito da Fedez un “concept show” perché alle canzoni sono alternati dei video e degli approfondimenti sulle tematiche sociali. Tutto è stato curato con grande intelligenza e precisione; ma veniamo al resoconto della serata romana.
A intrattenere il pubblico prima del concerto ci hanno pensato DJ Zak e la “corista” di Fedez, Vivian Grillo (ex concorrente di X Factor) che sia nel pre – show che poi durante il concerto ha dato prova di essere molto di più che una semplice aiutante. Vivian si è esibita con dei pezzi tutti suoi davvero emozionanti e ballabili; inoltre la sua capacità nel rappare è più che notevole come sottolineerà anche lo stesso Fedez durante il live.
Ma è alle 21.15 che inizia il vero e proprio delirio: le luci si abbassano e nei teleschermi viene proiettato un video nel quale Fedez, a mo’ di propaganda elettorale, si rivolge agli Italiani con battute sulla realtà di oggi. E’ poi il turno dell’introduzione dell’attore ligure Francesco Pannofino che dà delle definizioni sul termine “populismo” ed esprime considerazioni sull’attualità. Infine viene trasmesso il video di Francesco De Gregori che parla del concetto di incoerenza legato agli artisti. Tra gli altri filmati vari si va da Dario Fo (parla del populismo) a Salvini e al giornalista Flores (che criticano Fedez).
Ed ecco che fa il suo ingresso sul palco il tanto atteso rapper milanese, che esordisce con la canzone “Pop – Hoolista” preceduta dall’intro (“Pop – Hoolismo”) del suo disco.
La seconda canzone è “Generazione Boh” ed è subito delirio al PalaLottomatica.
E’ l’ora della critica alla chiesa con “Cardinal Chic” e dall’alto cala un maxi – orologio di cartapesta con la figura di Gesù al posto delle lancette. Alla fine dell’esibizione Fedez commenta questa scelta con una delle sue mai banali frasi: “Qualcuno per questo mi accuserà di blasfemia, ma la vera blasfemia per me è vedere un Rolex al posto di chi dovrebbe rappresentare Dio”.
E’ invece un cuore gigante composto da banconote quello che scende sul palco durante “Pensavo fosse amore e invece…”. Grande fomento anche per l’esibizione successiva, “Love Cost”.
Per “Voglio averti account” Fedez invita il pubblico a registrare in modalità selfie l’esibizione per poi postare il tutto su un social network con il relativo hashtag: i migliori video saranno inseriti nel videoclip ufficiale della canzone.
Durante “Olivia Oil” Fedez, per la prima volta della serata, si esibisce suonando la chitarra e dimostra di avere delle buone doti anche in questo.
E siamo ad uno dei momenti più attesi della serata, l’esecuzione di “L’amore Eternit” che vede la presenza sul palco anche di Noemi, accolta con grande entusiasmo dal pubblico.
Il ritmo di “Sirene” poi fa scatenare tutti con il “rappato” veloce di Fedez e il ritornello dell’ottima Vivian Grillo. Ma è senza dubbio il medley il momento più particolare del concerto durante il quale Fedez, suonando la chitarra elettrica, riesce in modo spettacolare a riunire grandi successi degli inzi della carriera come “Ti vorrei dire”, “Tutto il contrario” e “Jet Set” in pieno stile punk – rock dei Blink 182.
Arriva poi il momento della satira con “Non c’è due senza trash” dove sul palco vengono esposte delle facce di cartone raffiguranti vari personaggi della televisione italiana come Alfonso Signorini, Fabrizio Corona, Belen Rodriguez ecc. e una Madonna con il volto di Barbara D’Urso.
Mentre Fedez rientra nel backstage per preparare una sorpresa si esibisce da solista Vivian come ad inizio serata con la sua “Look at me now”. Il rientro in scena di Fedez è col botto: travestito da supereroe con annesso mantello sulle note di “Alfonso Signorini” fa ballare e scatenare l’intero palazzetto.
Ancora un altro travestimento per “Vivere in campagna pubblicitaria”: questa volta si tratta di un assorbente usato, simbolo della critica alla pubblicità.
Ed ecco il momento “autobiografico” della serata: Fedez si esibisce con la sua chitarra nel pezzo a lui più caro, “L’hai voluto tu”, preceduto da un video nel quale il rapper milanese racconta la sua vita cambiata a causa del successo.
Si ritorna poi al passato con due grandi pezzi che hanno fatto conoscere Fedez al grande pubblico: “Si scrive schiavitù si legge libertà”, “Faccio brutto” (con la presenza di una collana d’oro gigante sul palco) e “Polaroid”.
Veniamo adesso al momento topico del concerto, quello che forse tutti i fan (soprattutto il pubblico femminile) stavano aspettando, ovvero i due pezzi d’amore che hanno consacrato Fedez: “Magnifico” e “Cigno nero”; i ritornelli della Michielin sono stati eseguiti alla perfezione dalla bravissima Vivian. Atmosfera da brividi. Tutto il Palalottomatica in piedi a cantare con i flash dei telefonini e gli accendini accesi.
Dopo questi momenti emozionantissimi la serata si avvicina alla conclusione con altre due vecchie chicche del passato come “Ti porto con me” e “L’arte di accontentare”, dove il pubblico si scatena saltando nei ritornelli molto ritmati. Prima della sua ultima esibizione Fedez ha espresso una considerazione che ha colpito tutti: “Gli anni scorsi finivo con un discorso abbastanza egocentrico e da rapper dove dicevo che se ce l’ho fatta io potevano farcela tutti. La verità è che non siete voi a sperare di diventare come me, ma sono io a sperare di rimanere come uno di voi. Non sarà facile, ma giuro che ce la metterò tutta”. E per finire col botto Fedez esegue, come ormai da tradizione nei suoi live, uno “stage diving” (il cosiddetto “tuffo dal palco”) in mezzo alla folla all’interno di una grande palla gonfiabile.
Il concerto dunque è stato ricco di emozioni con un buon mix tra vecchi successi (9) e canzoni del nuovo album (12) per un totale di 21 esecuzioni.
Insomma, uno show che ha saputo far ridere, emozionare e pensare. E, al di là delle posizioni a volte forti, l’onestà di Fedez fa comunque bene. A tutti.
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