Plant spezza l’attesa, e toglie il fiato. “All the gold”!
Fuori oggi il secondo estratto di “KILLJOY EP”, e chi come noi non poteva più aspettare, avrà finalmente trovato pace nel tormento del giovane Plant. Siamo quasi stufi di dirlo, per la sua età il ragazzo ci sa fare, e non l’ha mai dimostrato come ora, tanto che la complessità lirica di “All The Gold” arriva ad essere confusa con quella di grandi artisti già formati all’interno della scena, se non è conosciuta la matrice del pezzo.
Ma Plant sa distinguersi, parlano da sè la sua indipendenza professionale e il suo modo di costruirsi uno stile proprio, collaborando con artisti altrettanto giovani e capaci, quali Sunken e Dauz, che troviamo rispettivamente alla produzione e all’editing del video. Un caso davvero singolare. Così come singolare è la potenza del testo, la peculiarità dell’espellere concetti rudi seguendo la linea di uno storytelling dal retrogusto urban.
Un bel traguardo senz’altro, specie per un artista che ha le carte in regola non tanto per imparare a volare, quanto più per regolare la sua rotta a proprio piacimento. E chiamatelo poco, se ne avete il coraggio. È difficile capire cosa aspettarsi da un EP che parte con queste premesse, certo si punta in alto, e nonostante la scalata non sia delle più facili, l’equipaggiamento non ha lacune. Che si tratti del preludio per la nascita di una nuova ‘RapStar‘?
Natansia.
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