
Testo “FACTOTUM” di Marracash con significato
Testo e significato del brano “FACTOTUM“, contenuto nell’album musicale “È FINITA LA PACE” del 2024 di Marracash prodotto da Marz, Zef.

Testo “FACTOTUM”:
[Testo di “FACTOTUM”]
[Ritornello 1]
Fuori è ancora buio pesto
Che bestemmio appena sveglio
Mangio male e poco sesso
Faccio tutto a basso prezzo
Ehi, lavori umili, vestiti sudici in buchi umidi
Uomini ruvidi, a trenta ruderi con gli occhi lucidi
Signore, aiutami, Signore, Signore, Signore
[Strofa 1]
Il lavoro debilita l’uomo, non rinuncia la sera all’uscita
Vado a letto la notte che muoio, mi sveglio che sono quasi in fin di vita
Oggi in un cantiere io e un eritreo, metto canaline su un piano intero
In pausa stecchiti dormiamo in cartoni imbottiti di lana di vetro
La vita è “produci-consuma-crepa”, chiunque di noi prima o poi lo accetta
È che si crepa già prima di finire sotto terra
Produco il meno possibilе, rubo il rubabile per ritardare chе mi crepi l’anima
Poi fuori fa scuro ed ognuno va nel formicaio in cui abita
[Ritornello 1]
Fuori è ancora buio pesto
Che bestemmio appena sveglio
Mangio male e poco sesso (Oh-oh-oh)
Faccio tutto a basso prezzo
Ehi, lavori umili, vestiti sudici in buchi umidi
Uomini ruvidi, a trenta ruderi con gli occhi lucidi
Signore, aiutami, Signore, Signore, Signore
[Strofa 2]
Sì, qualche mese alla Swiss Post, magazziniere part-time in Swatch
Mediaworld, Carrefour, carico, scarico, dammi un incarico e lì sto
Coi disertori, gli ammutinati, lavori saltuari, facciamo di tutto
Legali e illegali, ma basta una multa e la giornata è gratis
Che vita di scrocco, piccoli prestiti, squilli 4088 (Yeah)
Mossi per pagarti i vizi e del cibo precotto
Siamo delle popolari, facciamo di tutto, legali e illegali
Prendiamo di tutto, legali e illegali
Nessuna ref, nessuno che mi assuma, nessuno a me
Sicuro devi leccare il culo per
Ti giuro che piuttosto digiuno, man, o rubo a te
Nessuna c’è, nessuno che mi aiuta, nessuno a me
Ti giuro che piuttosto digiuno, man
Sì, fuggo in un bel giorno di giugno e ti giuro che
[Ritornello 2]
Fuori è ancora buio pesto
Che bestemmio appena sveglio
Mangio male e poco sesso (Oh-oh-oh)
Faccio tutto a basso prezzo, ehi
Contratti subdoli, miseri sudditi
Schiavi dei mutui, e come stupidi
Sputtani gli utili in cose futili
Che Dio li fulmini
Factotum, factotum, factotum
[Outro]
Inchiodati alle abitudini (Lavori utili)
Col sole o coi fulmini (Legami futili)
Ammaccati come vecchi pugili (Legumi il lunedì)
Perché gli ultimi saranno gli ultimi (Mutui per ruderi)
Mangiamo scatolette, guidiamo scatolette, viviamo in scatolette (A trenta subdoli)
Forza, che oggi è lunedì
Solo Dio sa come si vive qui (Restare lucidi)
Solo Dio sa come si vive qui
Solo Dio sa come si vive qui (Con gli occhi sudici)
Solo Dio sa come si vive qui
E se ne fotte
Possibile significato testo “FACTOTUM”:
Analisi del brano “Factotum” di Marracash
“Factotum”, brano tratto dall’album “È FINITA LA PACE”, rappresenta uno spaccato crudo e disincantato della condizione lavorativa e sociale di molte persone nella società contemporanea. Questo pezzo, pubblicato insieme al settimo album di Marracash il 13 dicembre 2024, riflette sul tema dell’alienazione e del sacrificio legati alla precarietà lavorativa, affrontando con lucidità le difficoltà quotidiane delle classi più svantaggiate.
La routine alienante del lavoro
Il ritornello del brano introduce un’immagine di profonda sofferenza: “Fuori è ancora buio pesto“, un simbolo della fatica di chi lavora senza sosta. Marracash descrive una quotidianità fatta di lavori malpagati e condizioni difficili: “Lavori umili, vestiti sudici in buchi umidi“. La ripetizione della richiesta di aiuto a Dio sottolinea la disperazione di chi si sente abbandonato dalle istituzioni e dalla società.
La critica al sistema produttivo
Nella prima strofa, Marracash analizza la brutalità del ciclo “produci-consuma-crepa“, che imprigiona le persone in una vita di sacrifici. Con un linguaggio diretto e viscerale, l’artista racconta episodi di lavoro precario, come nel verso “Oggi in un cantiere io e un eritreo“, dove emerge l’universalità della lotta per la sopravvivenza tra persone di ogni provenienza. La descrizione del sonno su “cartoni imbottiti di lana di vetro” amplifica il senso di disagio e disumanizzazione.
Precarietà e compromessi
Nella seconda strofa, Marracash approfondisce il tema del lavoro saltuario, elencando esperienze lavorative comuni a molti: “Swiss Post, magazziniere part-time in Swatch“. I riferimenti ai lavori legali e illegali riflettono l’assenza di opportunità stabili e la necessità di scendere a compromessi per sopravvivere. Il verso “Sicuro devi leccare il culo” critica apertamente il servilismo richiesto per ottenere anche le opportunità più modeste.
Il consumismo e l’alienazione
Il ritornello finale offre una visione critica del consumismo: “Sputtani gli utili in cose futili“. Marracash denuncia come il sistema costringa le persone a diventare schiave dei mutui e delle abitudini, in una spirale senza fine. La metafora delle “scatolette” – che rappresentano cibo, automobili e abitazioni – evidenzia la standardizzazione della vita moderna, in cui tutto appare uniforme e privo di anima.
Conclusione
“Factotum” è un manifesto contro l’alienazione del lavoro moderno e le ingiustizie sociali. Marracash utilizza immagini potenti e un linguaggio incisivo per raccontare una realtà spesso ignorata, dando voce a chi vive ai margini. Il brano invita a riflettere sul valore della dignità umana, troppo spesso sacrificata sull’altare del profitto e della produttività.
Ti abbiamo mostrato il testo del brano “FACTOTUM” di contenuto nell’album musicale “È FINITA LA PACE” uscito nel 2024.
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